martedì 6 maggio 2014

Non chiamatemi Camilla

Piano piano la mia vita da trapiantata in luoghi a me ignoti sta prendendo forma, sempre con calma, che son due anni che viviamo qua.

Non è che io viva all'estero eh, vivo in provincia di Viterbo, ma pur sempre territorio sconosciuto è.

Sono partita dalle cose più importanti, ovviamente. 

Ho trovato l'estetista, la parrucchiera, la toelettatura per Penelope, la palestra, la trattoria salva cena, la pizzeria napoletana doc e soprattutto… IL FRUTTIVENDOLO. 

Nella mia vita fatta di traslochi ho capito che ho impiegato sempre parecchio tempo a trovare lo spacciatore di frutta e verdura fatto apposta per me. Quello che se vede una mela ammaccata guai, quello che le cipolle non le tiene nella retina, quello che non si urta se gli dici che no, il cocomero non lo vuoi intero ma solo metà (e sì, esistono fruttivendoli che mi si sono arrabbiati davanti a cotanto affronto). 
Anche qui ho faticato tanto, pensate che qualche volta mi sono ridotta pure ad acquistare la frutta nei supermercati, ed era così matura che  "Ciao ciao prendi me, scegli me!!!!!!".

Poi sono arrivati loro, quelli della Cooperativa a chilometro zero. Gioia e giubilo, e quando mi sono sentita dire "passa più tardi che la cicoria di campo TE LA PULIAMO NOI" ho capito che sarebbe stato un per sempre.

Un'altra cosa che ho imparato nelle mie lunghe audizioni ai fruttivendoli è che ci restano sempre male quando gli dico che no, non sono vegetariana, ma mangio soltanto frutta e verdura in quantità imbarazzanti e che si offendono veramente se alla domanda: "gli odori li vuole?!" rispondi ancora no. Perché non li usi.
Ti guardano con una faccia a metà tra lo scioccato e l'incredulo, come se avessi detto loro che a casa mia cucina Cita.

Quindi ai miei nuovi cari amici della Cooperativa dico sì, datemeli sti odori, sommergetemi di sedano che me lo congelo e non lo userò mai, riempitemi di carote che…

Eh le carote però le posso usare.


Carrot Cake

300 gr di farina
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
4 uova
200 gr di zucchero di canna
100 gr di nocciole tostate e tritate grossolanamente
300 gr di carote pelate e grattugiate
200 g di olio di semi
estratto di vaniglia
1 cucchiaino di cannella se proprio vi piace


Scaldate il forno statico a 180° ed imburrate e infarinate uno stampo da 22 cm.
In una ciotola mettete la farina setacciata, il lievito, il bicarbonato, il lievito (e la cannella, se vi va!).
In un altro recipiente lavorare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere l'olio a filo e successivamente le nocciole tritate e le carote grattugiate (occhio alle mani…).
Infine unire gli ingredienti secchi, amalgamare per bene e infornate per 30 minuti (fate sempre la prova stuzzicadenti!!!!).


Finito? GIAMMAI. 
Perche questa torta è buonissima, sì. Resta umida all'interno quanto basta. Ma con la copertura che sto per darvi insomma, è la morte sua.



Cream Cheese Frosting

220 gr di Philadelphia
50 gr di burro
100 gr di zucchero a velo

Frullare il formaggio cremoso ed il burro, entrambi a temperatura ambiente, per una quindicina di secondi e successivamente aggiungere lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto liscio.

Coprire la Carrot Cake con il frosting solo quando la torta sarà ormai fredda.









2 commenti:

  1. hahaha...
    Io invece ho seri problemi a trovare il macellaio di fiducia... Perchè compro poca carne ma quella volta che la compro vorrei avere il taglio giusto!...quasi più facile rimanere contenti dal parrucchiere!
    Bellissima la tua carrot cake! ...Bisognerebbe provare col sedano! :)
    Un bacio!

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  2. Pure per me il fruttivendolo e ' fondamentale. Il mio mi da l'anguria anche a fette ! Perfetto equilibrio di ingredienti questa torta !

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